Speedway World Team Cup 2017
Greg Hancock nella SWC lascia spazio ai giovani
Greg Hancock non si era reso disponibile a partecipare con la propria nazionale nella fase finale del mondiale a squadre World Team Cup. Il responsabile spiega il perché.
Hancock non ha aiutato gli americani nella semifinale 1 britannica di King’s Lynn e non volle entrare neanche nei play-off della World Team Cup. Il suo manager, Rafal Haj spiega che il 47enne ha scelto fin dall’inizio di non partecipare, lasciando le chance ai giovani piloti.
La composizione della squadra degli Stati Uniti era formata da Ricky Wells, Gino Manzares, Luke Becker, Dillon Ruml e Broc Nicol. Nella semifinale britannica, gli americani si presentarono in maniera abbastanza buona, sconfiggendo la Repubblica Ceca ed approdando nei play-off in Polonia sulla pista di Leszno.
La potenza della squadra degli Stati Uniti sarebbe stata molto più forte se nella composizione ci fosse stato anche Greg Hancock. Il suo manager, ha spiegato, tuttavia, che il pilota del Get Well Torun consapevolmente si era estromesso dal partecipare nella Coppa del Mondo a squadre di quest’anno. “Da quello che so, Greg si è messo da parte perché voleva dare una possibilità ai giovani piloti. La maggior parte di loro non hanno molte opportunità di correre sulle piste europee, per cui le prestazioni che forniranno in pista sarà una buona esperienza per loro. Sicuramente saranno in grado di dimostrare il loro valore”, spiega Rafal Haj.
È difficile da dire se Hancock apparirà di nuovo in futuro in nazionale. In queste due occasioni non ha preso parte nel torneo della World Team Cup. “A proposito di quello che si dovrebbe chiedere lo stesso Greg Hancock. Vediamo cosa accadrà il prossimo anno, ma è possibile che a scendere in pista siano ancora i giovani piloti”, dice Haj.
Greg Hancock ha meno responsabilità ora. Gli impegni nella PGE Ekstraliga ed il torneo più vicino dei Grand Prix di Speedway in programma il 22 luglio a Cardiff in Gran Bretagna, avrà più tempo per riposare e ricaricarsi dalle fatiche di una stagione pur sempre impegnativa, anche senza il mondiale a squadre.